Alimentazione
“Il Mangiar bene” dovrebbe essere il primo piacere della vita! Spesso e volentieri, però questo detto viene travisato (volutamente e non) , con comportamenti alimentari scorretti e pericolosi per la salute; d’altra parte un’alimentazione troppo rigida, pur nel giusto rispetto delle regole, può a sua volta essere difficile da praticare (a causa di problematiche personali, lavorative, familiari, organizzative, etc.) per cui alla lunga ci si può scoraggiare e/o demotivare con conseguente abbandono da parte del paziente; per questo motivo il compito di chi si occupa di alimentazione dovrebbe essere quello di “mediare” tra ciò che dovrebbe essere fatto (per garantire una qualità di vita quanto migliore sia possibile) e quello che si può fare (in relazione ai gusti, alle necessità , alla storia ed al vissuto del singolo individuo).
I percorsi alimentari diversificati sono necessari sia per mantenere l’individuo in uno stato di “stimolo metabolico positivo”, sia per cercare, per quanto possibile, di fornire delle varianti alle abitudini alimentari , con lo scopo di creare un percorso alimentare più consono al proprio stile di vita.
Tra le indagini preliminari, oltre agli esami ematochimici e/o a quelli strumentali, assume un ruolo particolarmente rilevante il test bioimpedenziometrico (BIA) la quale, oltre a fornire informazioni circa la composizione corporea del soggetto (Massa grassa, Massa magra, liquidi intra ed extracellulari), ci fornisce informazioni sullo stress ossidativo, stato infiammatorio ed eventuale scompenso.
A tal proposito nei nostri studi si elaborano percorsi alimentari mirati ed altamente soggettivi per problemi di diversa natura:
- sovrappeso ed obesità
- malattie metaboliche: Diabete mellito, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, gotta, sindrome metabolica.
- Preparazioni sportive: concorsi, allenamenti mirati.
- sostegno e coadiuvante in diverse condizioni cliniche: ipertensione arteriosa, steatosi epatica, insufficienza renale, dopo infarto del miocardio.